13.1.07
non c'è che dire. dopo il club to club e il ritorno folgorante di alex under su piastra, nella nostra piccola capitale sabauda l'Xplosiva si consacra a migliore organizzatrice di eventi nella scena elettronica torinese attuale.
la tronatronik muove i suoi primi passi verso la notorietà stringendo rapporti con personaggi di dubbia professione, e consolidando i legami con la vecchia guardia.



a partire dall'una, giorgio valletta offre un set potente che già smuove i sederi di chi è appena entrato. davvero tanta simpatia per questo omaccione e le sue espressioni godute per la reazione del pubblico ad ogni esplosione di cassa.



piccola delusione per il nostro trio. alla domanda:
conosci per caso Ma*esa Bez*o? professoressa di matematica... bionda...
ci liquida con un secco no ed un grosso sorriso.

s'inserisce sulla traccia il compostissimo damian schwarz, a noi poveri pivelli pressochè sconosciuto.
con tanto di camicia bianca firma un liveset impeccabile, looppando suoni originali, sincopati, acuti, fruscii vibranti e sfumature fluide, su una complessità impressionante di cassa minimale, tra le migliori ascoltate fin'ora.




con lui inizia uno spregiudicato ma sapiente utilizzo di laptop nella nottata al jam.
alex under apre lo schermo del mac accompagnato dall'euforia di tutti. sorprende subito con una straordinaria variabilità di suoni, che sforano dall'abitudinario mix minimale gocciolante, a cui siamo abituati dai suoi pezzi più celebri e dalla performance al club to club.



dopo un'oretta buona cominciano ad emergere i segni inconfondibili di un sound unico. under compone una miriade di frequenze intorno all'unico beat, che sfugge, confondendosi nel quadro di battiti articolati, quasi incomprensibili. l'ansia si coagula nella sofferenza del pubblico, modulazione dei bassi, acuti aspri estesi fino allo stremo, per poi esplodere con potenza nella riorganizzazione di quei rif che intasano le sinapsi, bloccandosi nella testa di chi ascolta.
l'apice della tronatronik è raggiunto dopo l'accontentata richiesta della granjerita (alex under - aditah la granjerita).



stremati da un live imponente come questo, ci ritiriamo appena dopo la prima ora del set di sergio ricciardone. notiamo il gradito ritorno di cuffie, dischi e del puro mixaggio, che aveva abbandonato la serata con schwarz e under.
troppo stanchi per apprezzare a lungo il sound che ci riporta indietro ad atmosfere che oscillano tra acid house ed elettro, con un distante richiamo funkeggiante.



amplesso sonoro a dir poco imperdibile.
con amore elias
 
posted by Anonimo at 3:37 PM
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